Déceptif o décevant?

In La rubrica di Geofffey Branger sull'Europa 1, Audrey Morice di Foodwatch denuncia l'inganno di cui sono vittime i consumatori: "E infatti, dietro la confezione, il prodotto contiene solo 0,9% di spugnole, che è molto poco e molto ingannevole". Sta parlando della volontà di ingannare i consumatori, di una pratica sleale o di affermazioni ingannevoli legate a una pratica commerciale che costituisce un reato? O sta semplicemente sottolineando il fatto che il consumatore medio rimarrà deluso perché le allettanti indicazioni sul prodotto non hanno alcuna relazione con la vera natura del bene che pensava di aver acquistato?

Una bambina che sembra delusa

Ingannevole, un neologismo?

Deludente o deludente? Ingannevole sembra essere un neologismo e viene spesso usato per deludere. È indubbio che il consumatore sia deluso di essere stato ingannato.

Secondo l'Académie françaiseDéceptif, neologismo tratto dalla parola inglese deceptive, è un falso amico e gli viene erroneamente attribuito il significato di "deludente". In realtà, deceptive significa "ingannevole".

Quindi, neologismo? Littré, invece, riporta che la parola significa "adatto a deludere", cita Corneille a sostegno della sua definizione e specifica che deriva dal latino decipere (deludere)...

Inganno e ingannevolezza

Va notato, tuttavia, che il diritto francese, in particolare il diritto dei marchi, sembra fare un uso crescente di questo aggettivo e del sostantivo "déceptivité", che è chiaramente equiparato all'ingannevolezza. Ad esempio, il rapporto Francis Lefevre afferma che la seguente definizione di ingannevoleA proposito di un marchio: "un marchio è ingannevole e può essere dichiarato nullo se può indurre in errore il pubblico, in particolare evocando una provenienza geografica inesatta".

Ingannevole (o deludente), un aggettivo fuorviante

Non impantaniamoci in una questione linguistica! Se vogliamo parlare dello stato psicologico in cui possono trovarsi i consumatori, useremo la semplice parola "deludente". Se invece vogliamo denunciare una pratica commerciale fraudolenta o una pubblicità ingannevole, preferiremo l'aggettivo "trompeur" se vogliamo rimanere intelligibili. Ma "ingannevole" sembra ben adatto a descrivere l'intenzione di ingannare, in particolare nel caso della pubblicità ingannevole, indipendentemente dal fatto che l'inganno sia o meno una menzogna o addirittura un'omissione. La conseguenza è che il cliente può avere la legittima sensazione di essere stato ingannato, provando allo stesso tempo delusione o frustrazione.nnn Resta il fatto che ingannevole ha avuto il suo posto nella nostra lingua per diversi secoli, e a ragione, sembrerebbe!

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